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La crisi nelle amministrazioni secondo gli esperti

laitman_2009-05-27_8144_wNelle news (The New York Review of Books): “La crisi e come affrontarla”.
A continuazione, alcuni estratti di un congresso sulla crisi economica, presentato il 30 Aprile dal New York Review of Books and PEN World Voices (La Rassegna di Libri di New York e Le Voci Mondiali PEN) al Metropolitan Museum of Art. Hanno partecipato l’ex senatore Bill Bradley, Neal Ferguson, Paul Krugman, Nouriel Roubini, George Soros e Robin Wells, con Jeff Madrick come moderatore.

Jeff Madrick: “Abbiamo un problema su tre fonti: un mercato immobiliare che è impazzito con l’esplosione della bolla finanziaria, una crisi del credito, la più severa che abbiamo visto dagli anni 30, ed ora una caduta pronunciata della richiesta di beni e servizi e dell’investimento di capitale, che conduce ad una grave recessione”.

Bill Bradley: “Il governo ha consegnato circa 12,7 miliardi di dollari in garanzie e compromessi, al settore finanziario statunitense ed abbiamo già sprecato poco più di 4 miliardi in questa crisi. Se osserviamo i mesi di Giugno e Luglio vediamo che il PPIP (Programma di Investimento Pubblico-Privato, creato dal Segretario del Tesoro, Timothy Geithner) non sta funzionando, e che i beni bancari non vengono comprati ai livelli in cui dovrebbero, secondo i libri delle banche”.

Neal Ferguson : “Questa è la fine dell’epoca del potere che ha avuto inizio, suppongo, alla fine degli anni ’70, ed ha visto una salita esplosiva in relazione al debito del prodotto interno lordo, non solo in questo paese, ma in molti, molti altri. Questa è una crisi dell’economia globale, io direi addirittura che è una crisi della globalizzazione stessa”.

Paul Krugman: “Le famiglie statunitensi hanno visto il loro patrimonio netto, crollare repentinamente a 13 miliardi di dollari, e si aspettano simili colpi in tutto il mondo. Così, le persone, le singole famiglie vogliono ritornare a risparmiare. Ciò causa un problema … se chiedessimo: “Da dove verranno i risparmi per fronteggiare l’importante deficit del governo statunitense?”, la risposta sarebbe “Da noi stessi”.
“I cinesi non stanno contribuendo affatto. Le cose stanno peggiorando più lentamente, ma non siamo riusciti a vincere la crisi, la quale potrebbe rinforzarsi, lasciandoci in questa trappola per molti, molti anni”.

Nouriel Roubini: “In questi momenti è già molto chiaro che questa è la peggiore crisi finanziaria, e recessione dalla Grande Depressione. Però ci stiamo contraendo ancora ad un ritmo abbastanza accelerato … la prospettiva per L’Europa ed il Giappone, tanto quest’anno, quanto per il successivo, è ancora peggiore”.

“La lezione della Grande Depressione è abbastanza chiara: è cominciata con il crollo dei mercati valutari nel 1929, ed è sfociata con la Seconda Guerra Mondiale. Quindi la guerra è una conseguenza del non prendere le misure necessarie in un periodo di tempo richiesto”.
“I politici pensano che l’auto regolamentazione sia la strada da intraprendere, il che significa che non ci sarà nessuna regolamentazione. L’intero modello della auto-regolamentazione e la disciplina di mercato sono finiti in fiamme”.

George Soros: “Esistono due questioni che penso sia necessario mettere in risalto. Una, è che il sistema finanziario come lo conosciamo oggi, è collassato. Allo stesso tempo, il colpo ha avuto un effetto tremendo sull’economia reale, la quale ha subito una caduta libera, che è stata globale”.
“Si è pensato che i mercati fossero alla base, auto-correggibili. Questo paradigma ha dimostrato la sua falsità. Quando le persone pensano che questa crisi sia uguale alle crisi finanziarie precedenti, si sbagliano. La cosa interessante è che ciò che si dovrebbe fare a breve termine, è quasi esattamente l’opposto di ciò che si dovrebbe fare a lungo termine. Ovviamente il problema è stato un potere eccessivo”.

Robin Wells: “In molti modi siamo quasi contrari a portare alla luce la situazione nella quale ci troviamo con i paesi esportatori. Penso allora che dovremmo risolvere questi squilibri cronici del commercio globale. Voi potreste essere testimoni di un cambiamento a favore di un maggiore protezionismo”.

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La libertà proviene dalla capacità di donare

laitman_2009-05-28_8354_w1Ho ricevuto una domanda: come può spiegare il significato di libertà ad una persona che è nata in schiavitù ed è seduta in una cella? Come fa a sentirsi libero?

La mia risposta: lei può sperimentare la libertà, unicamente quando desidera dare e le viene concessa questa opportunità. Se qualcuno non glielo permette, significa che le sta rubando la sua libertà e la sta opprimendo.

La mancanza di libertà non significa che lei non possa fare qualsiasi cosa desideri.

È scritto che tutti saremo “persone libere su questa terra”. Sulla nostra terra significa “nel nostro desiderio” (terra, aretz, dalla parola ratzon, desiderio). È stata preparata la nostra libertà proprio nel nostro desiderio di dare.

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