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Qualsiasi consumo eccessivo è pericoloso

what20will20help20us20along20the20wayTutto ciò che esiste nei livelli inanimato, vegetale ed animato della Natura si trova in equilibrio, perché consuma solo ciò di cui necessita per la sua sussistenza. Tuttavia, la natura umana è differente. Una persona è disposta a divorare il mondo intero per sperimentare anche solo un piccolo piacere, nonostante la sua sopravvivenza non lo richieda. Agendo in questa maniera, sconvolge l’equilibrio della Natura.
L’essere umano è l’unico elemento non equilibrato in tutta la Natura. Le persone prendono da Essa molto di più del necessario, cosa non salutare, poiché qualunque consumo eccessivo è dannoso. Per di più, se alteriamo il nostro equilibrio con il sistema completo della Natura, provochiamo una crisi all’interno della sua struttura. Questo significa che siamo gli unici colpevoli degli uragani, degli tsunami e del riscaldamento globale, in quanto prendiamo dalla Natura più del necessario.
Non è importante quanto prendiamo, ma che lo facciamo quando ne abbiamo veramente bisogno. Se necessitassimo di più risorse della Natura per sopravvivere, allora potremmo estrarle, senza provocare nessuno squilibrio nel sistema, poiché il nostro consumo corrisponderebbe alle nostre reali necessità. Dobbiamo utilizzare tutto ciò che riceviamo dalla Natura per preservare l’equilibrio e permettere che ogni persona conduca uno stile di vita accettato da tutti.
Ciò nonostante, ognuno di noi desidera avere più del necessario, e per questa ragione sconvolgiamo l’equilibrio della Natura. I livelli della Natura sono strutturati come una piramide ed il successivo colpo arriverà nel livello inanimato, piuttosto che nei livelli animale e vegetale. Dobbiamo prestare attenzione ai problemi ecologici ed ai colpi nel livello inanimato della piramide (fuoco, aria, acqua e terra).
Tuttavia, c’è un modo per evitare questi colpi: non appena ci decideremo a consumare solamente ciò di cui necessitiamo per sopravvivere, stabiliremo l’equilibrio in tutta la piramide. Tutto si normalizzerà e riceveremo una risposta positiva da tutte le parti della Natura.

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Chi soffre può salvare il mondo?

soffHo ricevuto una domanda: come può, qualcuno che si sente male e soffre a causa della crisi, trasmettere il messaggio ed il metodo per migliorare? Dopo tutto, non chiediamo consigli ad un povero su come fare soldi!

La mia risposta: la persona che si sente male non ha il metodo della correzione. Diversamente, si sentirebbe bene. Di fatto, la correzione del mondo, dipende completamente da come ci sentiamo interiormente.

Tuttavia, se una persona sa, che questa sofferenza è relazionata alla sua mancanza di correzione, al passaggio dall’egoismo alla dazione, allora deve condividere questa conoscenza e i sentimenti con gli altri.

Per tanto, è dovere ed obbligo di ognuno, di divulgare questa saggezza fra tutti.

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Dal giudizio terreno a quello celeste

laitman_2009-03_79521Ho ricevuto una domanda: se una persona, di professione giudice, comincia a studiare la Kabbalah, dovrebbe cambiare il suo criterio nel lavoro?

La mia risposta: deve condurre la pratica legale in conformità alle leggi del suo paese, ed alle norme accettate dalla società nella quale vive. Il giudizio terreno resterà al suo posto, fino a quando la società si eleverà al livello del giudizio celeste.

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La crisi finanziaria stabilisce il ritorno alla competitività degli Stati Uniti con tutto il resto del mondo

financial-crisis-sets-back-competitiveness-of-the-us-and-other-nations-worldwideNelle notizie (di IMD): “La Danimarca raggiunge il primo posto all’esame dello sforzo e delle competitività, gli Stati Uniti restano al 28° posto”. L’esame dello sforzo, è un’analisi su quali paesi sono preparati in modo migliore, per attraversare la crisi e incrementare la loro competitività in un prossimo futuro. A prescindere dal fatto che occupino la prima posizione in classifica dell’Annuario della Competitività Mondiale, gli Stati Uniti finiscono al 28° posto, il che sottolinea la preoccupazione del mercato, per la profondità della crisi e il tempo che ci vorrà per darle una soluzione.

Tra il 18° ed il 30° posto segue il gruppo delle nazioni esportatrici più importanti, capeggiate dalla Cina (18°), seguita da Taiwan (21°), Brasile (22°), Germania (24°), Giappone (26°) e Corea (29°). L’Irlanda (25°) avrebbe potuto occupare un posto migliore in termini di capacità di recupero, ma la subitaneità e la grandezza dei beni immobili e della crisi finanziaria, hanno fatto probabilmente retrocedere il paese.

Il Regno Unito (34°), occupa una posizione inquietante, così come la Francia (44°), l’Italia (47°) e la Spagna (50°), indicando che il grado di recupero in questi paesi, potrebbe vedersi compromesso a causa della rigidità strutturale.

La Russia, al 51° posto, potrebbe non aver avuto sufficienti anni di crescita economica, per consolidare la struttura della sua economia, e creare la copertura sufficiente, per far fronte ad una crisi di questa portata.

Il mio commento: la Natura ci sta spingendo rapidamente a cercare una soluzione e i metodi convenzionali non funzioneranno. Questo è chiaro a tutti i leader, che siano politici o economici.

La soluzione si trova sul piano sociale: dobbiamo cambiare le relazioni sociali. Per la prima volta nella storia, questo è possibile, perché, come dice il proverbio, “la fame tira fuori il lupo dai boschi”. Qualsiasi paese accetterà il metodo della correzione, per passare dall’egoismo all’altruismo (il che deve realizzarsi attraverso l’educazione e non la coercizione), sarà un esempio per il mondo intero.

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