Colui che compra uno schiavo, compra un Maestro

schiavoLa domanda che ho ricevuto: Tu dici che gli Ebrei sono sempre stati una nazione spirituale e che erano così fin dal momento in cui la loro nazione si formò, fin dal tempo di Abramo. E dici che tutti erano uguali. Ma cosa dici a proposito degli schiavi?

La mia risposta: Gli Ebrei non erano una nazione, ma una parte dei Babilonesi, che seguirono Abramo da Babilonia a Canaan (Israele). Questo gruppo si unì intorno all’idea di “Ama il prossimo tuo come te stesso”. Ciò che li univa era il desiderio di ottenere questa qualità e di conseguenza diventare uguali al Creatore. L’equivalenza della forma con il Creatore permette all’uomo di rivelare il Creatore, e questo è lo scopo della creazione.

A proposito degli schiavi, non dovresti pensare che gli Ebrei trattassero i loro schiavi così come venivano trattati nelle altre nazioni. E’scritto nella Torah ( Shemot 21:26) che se un uomo colpisce il suo schiavo, gli rompe un occhio o un dente, deve lasciarlo andare libero. C’era una proibizione contro il male che poteva essere fatto agli schiavi. Un emendamento alla legge (Mechiltah) specifica che se il padrone infligge un danno allo schiavo, il padrone deve lasciare andare lo schiavo libero.

In sostanza, uno schiavo era un lavoratore che non riceveva il salario per il suo lavoro, ma il padrone era obbligato a prendersi cura dello schiavo nello stesso messo che avrebbe fatto se fosse stato libero. In più, altre fonti dicono che colui che comprava uno schiavo comprava un maestro. In aggiunta, leggi i testi che parlano della responsabilità del padrone di sposare una schiva, etc.

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