Perché ho scritto di Rav Berg e sul Kabbalah Center su questo blog?

rav_bookjpgUna domanda che ho ricevuto: Oggi ho letto il tuo blog in cui si dice che Rav Berg è un Kabbalista non riuscito. Dovevi proprio dirlo? Sarebbe meraviglioso se tutte le persone che diffondono la Kabbalah smettessero di giudicarsi tra loro. Il tuo commento mi ha fatto molto arrabbiare inalberare e confondere. Ognuno insiste sul fatto che egli è l’unico ed è il più grande. Fino a quando questo è accaduto ho pensato che non eri una parte di questo gioco, che tu sapessi come controllarti e non cedere alla tentazione di giudicare gli altri.

La mia risposta: Ho detto ciò perché la gente dovrebbe differenziare la Kabbalah – lo studio delle primarie fonti e le opere di Baal HaSulam, da attività di vendita di fili rossi, interpretazione di sogni, chiaroveggenza, meditazione e acqua santa, che è ciò che l’impresa di Berg fa. Spero che quanto ho detto possa abbreviare il percorso delle persone verso la verità, alle autentiche sorgenti Kabbalistiche.

Materiale correlato:

3 Commenti

  1. salve rav
    non perchè io studi con bnei baruch quindi posso essere di parte ma io prima di bnei baruch ero fisssto con berg fino a COMPRARE I LIBRI SUOI TRADUCEVO TUTTO DA INTERNET ERO FISSTO ORMAI A RECITARE LE LETTERE DI DIO CHE SI DICEVA DAVANO GRANDE INFLUENZA E LUCE CMQ VOLEVO ANCHE COMPRARE IL FILO ROSSO POI HO SCOPERTO BB E HO TROVATO ENORME DIFFERENZA TRA IL FARE BUSINESS CON MADONNA E ALTRI VIP E LA VERA SAGGAZZA DELLA KABBALAH CHE TUTT’ALTRO GRAZIE

  2. Salve se non fosse stato per il Rav Berg, per i suoi libri, forse non sarei arrivata alla kabbalah, questa è la parte egoistica della storia, per il resto mi chiedo se tutto quello che c’è in questo mondo, ha le sue radici nei mondi superiori e tutto ciò esiste per una ragione precisa, forse anche la presenza, in questo momento storico, del Rav Berg ha un senso costruttivo, anche semplicemente quello di far avvicinare alla Kabbalah tante persone, anche se usa fili rossi e cose simili.

  3. Cara Susanna

    E’ proprio così come dici.

    Noi viviamo realmente nel mondo dell’infinito e in adesione con il Creatore, ma, nella misura in cui vogliamo percepire la presenza del Creatore, bisogna isolarsi e staccarsi da essa, proprio perchè noi riveliamo le cose tramite il loro opposto.
    Questo è il motivo per cui abbiamo creato tanti livelli di distacco dal Creatore chiamati “mondo spirituali” (mondo deriva da “olam” cioè occultamento).

    Anche questo mondo materiale in cui viviamo è il mondo dell’infinito, ma visto attraverso un desiderio opposto al Creatore, un desiderio concentrato su noi stessi, sul nostro profitto e sul nostro benessere; nonostante questo, anche questo mondo, questa prospettiva e questa via è una strada per rivelare il Creatore.

    Quindi noi possiamo scegliere quale strada percorrere: se cercare il Creatore (spiritualità) o cercare il nostro benessere (materialità); entrambe le strade portano allo stesso obbiettivo e nessuna è “sbagliata”. Solo i mezzi e le conseguenze sono diverse: la prima via utilizza la gioia e la seconda utilizza la sofferenza.

    Per questo ognuno sceglie la propria via in base alla forma del proprio desiderio in quel momento e in base alla particolare situazione (sia esteriore che interiore) in cui si trova.

    Questa scelta non avviene con la mente e tramite argomenti razionali, ma attraverso la propria predisposizione d’animo, attraverso il proprio cuore, ognuno sceglie la strada più adatta a se in quel momento.

Discussioni | Condividi commenti | Fai una domanda




Laitman.it commenti RSS Feed

Post Precedente: